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MS | RESIDENZA PRIVATA

Una giovane coppia vuole riadattare una vecchia abitazione in un piccolo paese della pedemontana pordenonese.

La costruzione è divisa tra l'abitazione principale e l'adiacente ex stalla divenuta in seguito alla ristrutturazione post sisma del 1976 un laboratorio/officina del precedente proprietario. Al fabbricato principale si aggiungono  un complesso eterogeno di superfetazioni: il vecchio bagno esterno ormai abbandonato è ricoperto dall'edera, un ampliamento, risalente agli anni '60, aggiungeva un disimpegno con terrazzino sul cortile privato retrostante.

La costruzione sebbene sia stata ristrutturata in seguito al sisma presentava due criticità statiche rilevanti: era priva di cordolo di fondazione ed il tetto si trovava in condizioni precarie. Si è deciso di rinforzare la struttura con un  doppio cordolo di fondazione (creando un vespaio areato) e il rifacimento completo del tetto.

L'involucro edilizio è stato migliorato con l'applicazione di un cappotto termico in eps dello spessore di 12cm. Si è mantenuta la forometria esistente mentre dove c'era l'ex stalla/officina si è voluto aprire delle aperture orizzontali.

Particolare che aveva attirato i clienti all'acquisto dell'abitazione era la volontà di preservarne i terrazzi. Ci troviamo in una terra conosciuta per l'abilità di generazioni di artigiani operanti in questo campo dai tempi della repubblica veneziana, e rimane tuttora nel territorio qualche Mastro Terrazziere che esercita questa arte antica. Si è voluto così ricreare un terrazzo, o più correttamente il classico "seminato" così chiamato perchè le pietre venivano distribuite sul letto di malta con un gesto che ricordava appunto la semina dei contadini. In questo modo era più semplice controllare le gradazioni tonali e il disegno geometrico che si voleva ottenere.

Ma non solo terrazzo, l'ingresso, che come in ogni casa tradizionale divideva centralmente l'abitazione, lo si è valorizzato enfatizzando la scala. Anch'essa ha i gradini in seminato mentre al posto di un anonimo parapetto in acciaio si è scelta una soluzione in legno che richiamasse un'estetica già presente in queste zone, seppur per i ballatoi esterni, sul modello dei Daltz di Andreis. Le rampe di scale sono divise da listelli in legno che corrono a tutta altezza fino alla mansarda.

I bagni hanno un taglio più moderno, cercando di limitare al massimo la variazione della distribuzione interna, quella che era una cameretta è stata trasformata in bagno patronale. La metratura abbondante ha permesso la di posizionare all'interno una vasca, un doccia sulla parete di fondo e un comodo lavello oltre che i due sanitari.

Anche la cucina, abitabile, è di dimensioni generose. Collocata in quella che era l'ex officina si apre sui due lati (est e ovest) con due ampie vetrate. La finestra ad est, come tutte le altre dell'abitazione, hanno un sistema di avvolgibile che funge anche da brisesoleil, per evitare il surriscaldamento dell'ambiente nelle stagioni calde. La porta finestra ad ovest è ancora più protetta dall'aggetto della terrazza soprastante. Per la cucina si è scelto un  modello in linea, in modo da arredare la parete cieca, ed un tavolo snack.

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